domingo, 15 de diciembre de 2013

GEMINIDI, UNA PIOGGIA DI STELLE DI STELLE CADENTI. OCCHI AL CIELO IL 13 E 14 DICEMBRE



 Non ci sarà la cometa Ison a illuminare il cielo delle feste, ma è in arrivo un intero sciame di stelle cadenti. Sono le Geminidi, che incontrano ogni anno l'atmosfera terrestre tra il 3 e il 19 dicembre. Si tratta dei detriti di quello che un tempo fu l'asteroide Fetonte e quest'anno saranno visibili nella notte tra il 13 e il 14 dicembre. Il picco si registerà all'alba del 14, ma secondo gli esperti non sarà semplicissimo individuarle a causa della luna in fase crescente. COME OSSERVARLE Il momento migliore sarebbe tra il tramonto della Luna e il sorgere del Sole nelle mattine del 13, 14 e 15. Nella mattinata di sabato dovrebbero piovere tra le 60 e le 120 meteore all'ora.
Per individuare la porzione di cielo interessata dalle frecce luminose bisognerà guardare a sud-est in direzione di Orione. Appena sopra c'è la costellazione dei Gemelli, da dove pare provenga la tempesta.
 

MARTE, ECCO LE TRACCE DI UN GRANDE LAGO. ''LA VITA ERA POSSIBLE SUL PIANETA ROSSO''



 Vita su Marte? Sì, no, forse. La prova è nelle tracce rimaste di un lago calmo di acqua dolce alimentato da fiumi che scorrevano in superficie e che possedeva elementi biologici chiave. Carbonio, idrogeno, zolfo, azoto e fosforo. Sarebbe esistito sul pianeta rosso circa 3,6 miliardi di anni fa e durato decine di migliaia di anni, ma forse centinaia di migliaia di anni. I risultati provenienti dalla missione Mars Science Laboratory (MSL) della Nasa sono stati prodotti dalle analisi, fra gli altri, dei ricercatori dell'Imperial College London. 
La prova è nelle tracce rimaste di un lago calmo di acqua dolce alimentato da fiumi che scorrevano in superficie e che possedeva elementi biologici chiave. Carbonio, idrogeno, zolfo, azoto e fosforo. Sarebbe esistito sul pianeta rosso circa 3,6 miliardi di anni fa e durato decine di migliaia di anni, ma forse centinaia di migliaia di anni. I risultati provenienti dalla missione Mars Science Laboratory (MSL) della Nasa sono stati prodotti dalle analisi, fra gli altri, dei ricercatori dell'Imperial College London. "L'acqua è la condizione senza la quale non potrebbe esistere la vita come la conosciamo, ma da sola non basta perché ci sia un ambiente favorevole alla vita", ha spiegato John Grotzinger, del California Institute of Technology (Caltech), coordinatore di una delle sei ricerche. Oltre all'acqua, prosegue "serve una fonte di energia che alimenti il metabolismo dei microrganismi, come carbonio, idrogeno, zolfo, azoto e fosforo". Ora si sa che su Marte questi elementi c'erano e questo, per Grotzinger, suggerisce che "nei primissimi miliardi di anni della sua storia la superficie di Marte fosse notevolmente diversa da quella attuale". Adesso, ha aggiunto il ricercatore su Science, "siamo in grado di dimostrare che il cratere Gale una volta ospitava un antico lago con caratteristiche adeguate a supportare una biosfera marziana basata su chemiolitoautotrofi".

DOMANI UN ASTEROIDE SFIORERÀ LA TERRA: IL 2013 XY8 A 720MILA KM DAL PIANETA



Arriva l'asteroide 2013 XY8: appena scoperto e relativamente piccolo, con un diametro di circa 40 metri. Il suo massimo avvicinamento alla Terra è previsto alle 12,25 di domani, 11 dicembre. «Passerà a meno di due distanze lunari, vale a dire a circa 720.000 chilometri: nessun problema, quindi perché non c'è alcun rischio che possa costituire una minaccia per la Terra», osserva l'astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope e curatore scientifico del Planetario di Roma. L'asteroide 2013 XY8. Sarà il secondo asteroide ad avvicinarsi di più alla Terra nel 2013, dopo il 2012 DA14, del 15 febbraio scorso. Quest'ultimo era comunque circa 25 volte più vicino, visto che era passato a 27.700 chilometri dalla Terra. L'asteroide 2013 XY8 «è stato scoperto perché si sta progressivamente avvicinando alla Terra e di conseguenza riusciamo a vederlo sempre più brillante», spiega Masi. Per i ricercatori è un'occasione interessante «perché permette di studiare il gruppo degli asteroidi più piccoli. Se non fosse che di tanto in tanto si avvicinano - aggiunge - avremmo seri problemi ad osservarli».