miércoles, 11 de septiembre de 2013

TERREMOTO, SCOSSA TRA MASSA E CARRARA DI 3.4. ''MOLTE LE FAMIGLIE SCESE IN STRADA''





Paura in serata in Toscana per una scossa di terremoto, stimata in magnitudo 3.4 dall'Ingv, che è stata avvertita nella zona di Carrara e della Lunigiana alle 21.40 circa. Molte le famiglie scese in strada, ma nel capoluogo apuano non si registrano, per ora, danni.

SCOSSA DI TERREMOTO DI MAGNITUDO 5.8 IN PERÙ



 Il Servizio geologico degli Stati Uniti (Usgs) ha registrato una scossa di terremoto di magnitudo 5.7 alle 18:02 di ieri (l'1:02 di oggi in Italia) nel sud del Perù. Secondo i rilevamenti dell'Usgs, il sisma ha avuto ipocentro a 47,1 km di profondità ed epicentro 46 km a sudovest del villaggio di Anta, nella regione di Apurimac. Non si hanno al momento segnalazioni di danni a persone o cose. 

TERREMOTO, SCOSSA DI 2.7 A ROMA: ''EPICENTRO NEI MONTI CORNICOLANI-ANIENE''



Scossa di terremoto a Roma. La scossa sismica di magnitudo 2.7 è stata avvertita nei pressi di Roma alle 11.18.

Secondo i rilievi dell'Ingv l'evento sismico è stato localizzato nel distretto dei Monti Cornicolani-Aniene e si è verificato ad una profondità di 17 km.

I Comuni più vicini all'epicentro, secondo quanto riporta il sito dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, sono Castel Madama, Guidonia Montecelio, Marcellina, Palombara Sabina, San Polo dei Cavalieri, Sant'Angelo Romano e Tivoli, tutti in provincia di Roma.

TORNADO IN OKLAHOMA, LE PRIME IMMAGINI DALLO SPAZIO DELLA NASA



Dallo spazio arrivano le prime immagini del violentissimo tornado che ha devastato l'Oklahoma e in particolare la cittadina diMoore, provocando un numero ancora imprecisato di vittime.
L'occhio dei satelliti della Nasa ha immortalato i primi istanti della tempesta proprio mentre il tornado iniziava il suo cammino di morte, lungo quasi 32 chilometri. Dallo spazio è ben visibile un vasto sistema temporalesco con tre giganteschi ammassi da cui è poi scaturito il tornado di intensità F4 (in una scala che prevede 6 livelli, da F0 a F5). La cittadina di Moore si trova proprio nascosta sotto l'ammasso posto più a nord. A immortalare questo momento nel pomeriggio di ieri è stato lo spettroradiometro ad immagini di moderata risoluzione Modis montato a bordo di Aqua, uno dei satelliti della flotta 'Earth Observing System' (Eos) dell'agenzia spaziale americana.

TERREMOTO DI MAGNITUDO 4.8 A SORA, NESSUN DANNO: "AVVERTITO A ROMA E A NAPOLI"



Una forte scossa di terremoto di magnitudo 4.8 della scala Richter è stata registrata in provincia di Frosinone. La scossa è stata nettamente avvertita dalla popolazione, anche a Roma, alle 22,16 di sabato sera. Il sisma, secondo i rilievi dell'Ingv, ha avuto epicentro in prossimita' dei comuni di Isola Liri e Sora, in provincia di Frosinone, a 11 chilometri di profondita'. Non ci sono al momento segnalazioni di danni. Nelle zone a ridosso dell'epicentro, e non solo, c'e' chi ha abbandonato la propria abitazione, riversandosi in strada. Numerose le chiamate ai vigili del fuoco di Frosinone di cittadini impauriti. Per alcuni minuti i telefoni sono rimasti isolati. Al momento non si segnalano danni a cose o persone. Il terremoto e' stato nettamente avvertito anche in alcuni comuni dell'Alta Valle Aniene, in provincia di Roma, al confine con la Ciociaria.
NUOVA LEGGERA SCOSSA Una nuova scossa di terremoto, questa volta leggera, di magnitudo 2.2-2.3, è stata registrata alle 23.24 nel frusinate, nel distretto sismico dei Monti Ernici-Simbruini. È quanto si legge nel sito dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.
A PESCASSEROLI ALLESTITE STRUTTURE RISCALDATE
A Pescasseroli, centro principale del Parco nazionale d'Abruzzo, l'allarme non è ancora cessato, come ammette il sindaco Anna Nanni, la quale spiega che «sono in continuo contatto con la prefettura a L'Aquila». Il comune ha allestito due strutture riscaldate per quei cittadini che non se la sentono di dormire in casa dopo lo spavento seguito alla scossa tellurica il cui epicentro è stato registrato a Sora (Frosinone), località in linea d'aria non molto distante dal centro marsicano. Per strada questa notte si sono riversati quasi tutti gli abitanti dei comuni meridionali della Marsica come Villetta Barrea, Opi, Civitella Alfedena. Molti dei cittadini si stanno attrezzando per passare la notte in macchina. Tanta paura anche a Sulmona, come riferisce anche il sindaco Fabio Federico: «Ero a casa in pigiama, ho sentito la botta, mi sono vestito e sono subito uscito in strada», racconta. Sulmona è una delle zone a rischio per via di una delle faglie più pericolose di tutti gli Appennini che passa proprio sotto al comune Peligno. «Ho subito chiesto alla Protezione civile di informarsi, ma a Sulmona non ci sono stati danni», ha concluso il sindaco. Nessun problema e nessun provvedimento anche a Roccaraso come ha confermato il sindaco Franco Di Donato.

GENTE IN STRADA A CASSINO ISOLA LIRI E SORA Momenti di grande paura a Sora, nel frusinate, a causa del terremoto di questa sera. In tanti sono usciti all'aperto da abitazioni e locali pubblici, dove molti si erano riuniti per la partita Roma-Juventus. Dalle prime verifiche non si segnalano danni, ma il centralino dei vigili del fuoco è tempestato dalle chiamate dei cittadini in cerca di informazioni e rassicurazioni. Anche a Isola Liri non sono mancati momenti di grande paura, ma anche qui al momento non si segnalano danni. Stessa situazione a Cassino e a Pontecorvo, dove in tanti si sono riversati sulle strade.
ALLARME A ROMA. 
E' stata avvertita anche a Roma sud, nel quartiere Eur, e in citta' della provincia, come Zagarolo, la scossa di terremoto avvenuta questa sera nel frusinate. Sono state tante le telefonate arrivate nelle sale operative dei vigili del fuoco, polizia, carabinieri e 118 di Roma. A Roma e in provincia non sono comunque stati finora rilevati danni. Il tamtam dall'allarme sul terremoto e' viaggiato anche sul web, attraverso i social network di twitter e facebook dove si parlava delle scene di panico e di persone che si sono riversate in strada per la paura. L'allarme e' rientrato poco dopo e nella Capitale non risultano esserci stati feriti, solo momenti di paura e tante telefonate che si sono susseguite nel giro di qualche minuto.

PAURA DALL'ABRUZZO AL MOLISE.
La scossa di terremoto di questa sera nel frusinate è stata avvertita chiaramente dalla popolazione anche in Abruzzo. Notizie arrivano da Sulmona, Avezzano e Popoli. Anche a Isernia e Campobasso le case hanno tremato, così come nel casertano. Secondo i carabinieri di Avezzano moltissime sono state le chiamate ai centralini dell'Arma specialmente dalla parte sud della provincia aquilana, quelli piu' vicini ai confini con il Lazio e inseriti nel Parco Nazionale. Non risulterebbero danni ne' altri tipi di problemi ma un po' ovunque lo spavento per la scossa che si e' registrata in Ciociaria ha portato la gente in strada. I carabinieri confermano che la terra ha ballato anche a Castel di Sangro, L'Aquila.

IL 2013 SARÀ L'ANNO DELLE COMETE. L'ALLERTA DEGLI ASTRONIMI PER IL 2036


Scongiurate le previioni dei Maya sembra che il 2013 sarà l'anno delle stelle.
Per l'astronomia, il 2013 sarà l'anno delle comete: ben due 'visiterannò i nostri cieli e una, di nome Ison, si annuncia memorabile, brillante come la luna piena e visibile in pieno giorno. Ma sono previsti anche appuntamenti con asteroidi, eclissi di Luna e le immancabili stelle cadenti. La prima cometa, che si chiama Panstarrs, sarà visibile in primavera, «quando nel mese di marzo passerà a circa 50 milioni di chilometri dalla Terra» spiega l'astrofisico Gianluca Masi, curatore scientifico del Planetario di Roma e responsabile del Virtual Telescope. Ma lo spettacolo che si annuncia memorabile sarà quello della cometa Ison che, rileva Masi, potrebbe essere la più bella cometa degli ultimi 100 anni, se sopravviverà al passaggio ravvicinato al Sole, che potrebbe frantumarla. Questa cometa, secondo le previsioni, sarà visibile dal novembre 2013 al gennaio 2014 e potrebbe diventare la super cometa di Natale 2013. La cometa Ison, sottolinea Masi, «potrebbe diventare molto luminosa in prossimità del suo massimo avvicinamento al Sole, a fine novembre 2013, quando arriverà a soli 1,5 milioni di chilometri dalla nostra stella». In questa fase, rileva Masi, Ison potrebbe eguagliare la luminosità della Luna, diventando visibile in pieno giorno. Nel mese di dicembre, in particolare, la cometa diventerà sempre meglio visibile dall'emisfero nord, poi la sua luminosità inizierà a diminuire gradualmente. Daranno spettacolo quest'anno anche due asteroidi: il primo appuntamento ci sarà il 9 gennaio, «quanto l'asteroide Apophis, che ha un diametro di circa 300 metri, - spiega Masi - passerà a circa 15 milioni di chilometri dalla Terra». «Sarà un passaggio molto interessante dal punto di vista scientifico - prosegue l'esperto - perchè aiuterà gli astronomi a calcolare la distanza con cui questo asteroide ripasserà vicino alla Terra nel 2036».

L'ANNO CRUCIALE, IL 2036 Un passaggio, quello del 2036, su cui da anni si concentrano le attenzioni degli astronomi, perchè ritenuto potenzialmente pericoloso. Apophis ritornerà anche nel 2029 a una distanza di sicurezza di 35.000 chilometri dalla Terra. Il 15 febbraio, invece, passerà vicino alla Terra l'asteroide 2012 DA14: «del diametro di circa 50 metri – rileva Masi - questo oggetto passerà a 35.000 chilometri dalla Terra». «Ovviamente – osserva l'esperto - non vi sarà alcun pericolo di impatto con il nostro pianeta ma sarà una occasione ghiotta per astronomi e appassionati perchè l'oggetto si vedrà benissimo dall'Italia anche con un piccolo binocolo». Quest'anno sono previste anche due eclissi parziali di Luna, la prima il 25 aprile e l'altra il 19 ottobre che sarà una eclissi di 'penombrà. «La Terra - spiega Masi - proietta nello spazio la sua ombra e una penombra, dovuta all'atmosfera terrestre, la Luna passerà in questa penombra e si noterà appena un calo di luce del nostro satellite». Da non mancare anche gli appuntamenti con le stelle cadenti: le Perseidi, il cui picco è previsto l'11 e il 12 agosto e le Geminidi, il 13 e il 14 dicembre.

GRANDE ATTESA PER L'ASTEROIDE 2012 DA14: "DOMANI ALLE 15 SFIORERÀ LA TERRA"


Grande attesa per il passaggio record dell'asteroide 2012 DA14 che domani, 15 febbraio, si avvicinerà all'interno dell'orbita della Luna, a soli 27.700 chilometri dalla Terra. È un passaggio ravvicinato considerato epocale perchè è rarissimo che oggetti di queste dimensioni, del diametro di 45-50 metri, passino così vicini al nostro pianeta.
Il momento del massimo avvicinamento è previsto alle 20,43 ora italiana. Non ci sono rischi di collisione, assicurano gli esperi, ma sarà un'occasione unica per studiare così da vicino un cosiddetto uno degli oggetti che orbitano vicino alla Terra, chiamati Neo (Near Earth Objects).
«Normalmente occorrono missioni spaziali per osservare da vicino uno di questi oggetti», rileva Andrea Milani, docente di Meccanica celeste nell'università di Pisa e responsabile del gruppo di ricerca NeoDyS, specializzato nel calcolare le orbite degli asteroidi più vicini alla Terra. Questo sasso cosmico passerà all'interno dell'anello dei satelliti situati in orbita geostazionaria, a 35.800 chilometri dalla Terra.
«È la prima volta che siamo stati in grado di prevedere un passaggio così ravvicinato di un asteroide di queste dimensioni», rileva l'astrofisico Gianluca Masi, curatore scientifico del Planetario di Roma e responsabile del Virtual Telescope. Sarà un'occasione da non perdere per astronomi ed appassionati, prosegue Masi, perchè l'asteroide sarà visibile anche con un buon binocolo e telescopi amatoriali.

METEORITI IN RUSSIA, OLTRE 1.000 FERITI: "200 BAMBINI"


È di circa 1.200 feriti il bilancio dell'improvvisa pioggia di frammenti di meteoriti che questa mattina si è abbattuta su Celiabinsk, negli Urali russi. Lo ha reso noto il ministero dell'Interno russo, sottolineando che tra loro ci sono almeno 200 bambini. Gran parte dei feriti sono stati colpiti da vetri delle finestre infranti dall'impatto. oltre mille i feriti in seguito alla caduta di frammenti di meteorite nella regione di Cheliabinsk.
Lo ha dichiarato Mikhail Yurevich, governatore della regione di Cheliabinsk. In maggioranza colpiti da trauma leggeri, ha spiegato, fatta eccezione per due feriti gravi a Kopeisk. Tremila gli edifici danneggiati, annuncia il Comune.
Tra i feriti anche più di 200 bambini, di cui due in terapia intensiva. Una pioggia tanto inattesa che il presidente Vladimir Putin, impegnato nel G20 a Mosca, si è detto preoccupato criticando velatamente i sistemi di allerta «non del tutto efficaci», e chiedendo alle autorità di fornire maggiore aiuto ai cittadini.
Mentre il premier Dmitri Medvedev dal Forum Economico di Krasnoyarsk ha commentato: «è la prova che non solo l'economia è vulnerabile, ma l'intero pianeta». Questa mattina la città nella Russia Centrale di un milione di abitanti si è risvegliata tra lampi di luce e violente esplosioni a bassa quota, presumibilmente causate dall'onda d'urto dei frammenti nell'atmosfera.
La maggioranza dei feriti - nessuno grave - è stata colpita dai vetri delle finestre infranti dall'impatto. Chiuse scuole e asili nella regione. Il fenomeno è stato registrato anche a Tyumen, Kurgan, Sverdlovsk e nel Nord del Kazakhstan. Inviati sul posto 10mila agenti di polizia e 20mila uomini della Protezione Civile. Secondo l'Accademia delle Scienze russa, la massa del meteorite era di circa 10 tonnellate: è entrato nell'atmosfera alla velocità di 15-20 km al secondo, e si è distrutto all'altezza di 30-50 km. Tre schegge sono già state individuate, annuncia il ministero degli Interni, nei distretti circostanti di Chebarkul e di Zlatust.
Panico tra i malcapitati, alcuni dei quali hanno temuto una «fine del mondo» in ritardo sul calendario Maya; ma anche ironia sul web: «È un segnale per Putin: dopo il papa, deve dimettersi». Non mancano le teorie del complotto: per il leader nazionalista Vladimir Zhirinovski non di meteoriti si tratta, ma del collaudo di una nuova arma realizzato dagli americani, «provocatori guerrafondai».

L'ASTEROIDE 2012 DA14 ARRIVA PUNTUALE E VICINISSIMO ALLA TERRA


È arrivato 'puntualè l'asteroide 2012 DA14 che ha 'salutatò da vicino la Terra, alla distanza record di soli 27.700 chilometri. Il passaggio ravvicinato è avvenuto intorno alle 20,40 (ora italiana) e non vi sono collegamenti con la pioggia di meteoriti che ha colpito la Russia. In quel momento l'asteroide stava sorvolando l'Oceano Indiano, alla velocità di 7,8 chilometri al secondo. È stata una occasione unica per osservare da vicino uno degli oggetti che orbitano nelle vicinanze della Terra, chiamati Neo (Near Earth Objects), altrimenti osservabili solo con costose missioni spaziali. Il passaggio ravvicinato è stata un'occasione da non perdere anche per gli appassionati del cielo perchè l'asteroide Š stato visibile con piccoli binocoli e con telescopi amatoriali modesti. Al momento del massimo avvicinamento l'oggetto è stato visibile anche dall'Italia, ma un cielo nuvoloso ha rischiato di rovinare le osservazioni programmate. Numerose sono state le iniziative organizzate in tutta Italia dall'Unione Astrofili Italiani (Uai), «sia negli osservatori, sia all'aperto, lontano ovviamente da fonti di inquinamento luminose» spiega il presidente dell'Uai, Mario Di Sora. Del diametro di circa 45-50 metri, il corpo celeste è stato scoperto da un gruppo di astrofili spagnoli del programma Survey La Sky Sagra, gestito dall'Osservatorio Astronomico di Maiorca in Spagna, il 22 febbraio 2012. Al momento della scoperta l'oggetto era a 4,3 milioni di chilometri dalla Terra. La sua composizione non è nota e solo con le osservazioni radar si potrà ottenere una stima più precisa delle dimensioni, forma e rotazione di questo sasso cosmico. Il passaggio è avvenuto molto al di fuori dell'atmosfera terrestre ma all'interno della fascia di satelliti in orbita geostazionaria, che si trova a 35.800 chilometri dalla Terra. A rendere speciale questo oggetto è il fatto che il suo avvicinamento è il più vicino approccio alla Terra mai previsto per un oggetto così grande. Resterà nel sistema Terra-Luna circa 33 ore e lo lascerà il 16 febbraio, alle 13 ora italiana. Sarà un arrivederci perchè sono previsti altri avvicinamenti alla Terra, come per esempio nel 2026. L'orbita dell'asteroide intorno al Sole, spiega la Nasa, è piuttosto simile a quella della Terra e rende i passaggi di questo oggetto relativamente vicini all'orbita del nostro pianeta. Ma quello di quest'anno è di gran lunga il passaggio più ravvicinato.

METEORITI E DIMISSIONI DEL PAPA, SUL WEB TORNA FOBIA PER LA FINE DEL MONDO


La pioggia di meteoriti in Russia, le storiche dimissioni del Papa, i presagi sul futuro della Chiesa e dell'umanità, le profezie dei Maya che, scampato il termine fatidico del 21 dicembre 2012, starebbero comunque ad indicare l'avvento di un'epoca di trasformazioni epocali: una lunga catena di avvenimenti inquietanti e quasi concomitanti scatena sul web una vera e propria 'febbre da fine del mondò. Piogge di meteoriti, cosa succede al mondo?, è la domanda che rimbalza sul web e sui social network. «Ultimamente sembra che gli eventi 'straordinarì o presunti tali stiano prendendo il sopravvento», viene rilevato con una certa preoccupazione nelle discussioni online. Uno dei tanti blogger che si esercitano sul tema (il sito ha il criptico titolo «Disclosure Project Ufo») chiama in causa anche presunte recenti dichiarazioni dell'ex presidente russo Dimitri Medvedev, che avrebbe «commentato l'incredibile incidente asserendo che il 'pianeta è vulnerabile, non solo l'economià, finendo di nuovo sotto i riflettori mediatici dopo le recenti esternazioni riguardanti la presenza aliena sul nostro pianeta».
C'è anche chi riesce a mettere in connessione il fenomeno registrato in Russia con uno dei grandi classici del complottismo parascientifico, le cosiddette scie chimiche in cielo. «Non c'è da stupirsi -dice all'Adnkronos Roberto Pinotti, studioso di misteri ed autore del libro 'Profezie oltre il Duemilà- del fatto che in questi giorni ci sia chi, e sono tanti, mette in correlazione una serie di eventi catastrofici o epocali di tipo diverso. Prima, a dicembre, la profezia dei Maya e le presunte dichiarazioni del premier russo Medvedev, che durante un fuori onda registrato in un programma tv avrebbe affermato di possedere una valigetta top secret con le prove dell'esistenza degli extraterrestri. E ora le dimissioni di Ratzinger, proprio del pontefice che la profezia di San Malachia identifica con il Papa 'De Gloria Olivaè dopo il quale si aprirebbe la strada ad un periodo di sconvolgimenti e distruzioni epocali».

SUL WEB Su alcuni blog, poi, si relaziona su un fenomeno identico a quello russo, avvenuto però a Cuba. «Residenti di una località nella regione centrale di Cuba hanno dichiarato aver visto un oggetto che cadeva dal cielo e che è esploso con un grande fragore, che ha fatto tremare le case del posto: lo si apprende da testimonianze raccolte dalla televisione locale». «Se a tutto ciò che sta avvenendo in Vaticano, con le profezie correlate, aggiungiamo anche la pioggia di meteoriti sulla Russia e l'asteroide che ha sfiorato la Terra, non si può fare a meno di porsi interrogativi inquietanti. Molti -prosegue Pinotti- non considerano tutti questi eventi nel loro insieme, ma se si pensa ad una loro possibile concatenazione allora certe domande sorgono spontanee».

I CAMPI DELL'ORRORE IN CAMPANIA. ''RIFIUTI TOSSICI DEL NORD SEPOLITI DA VENT'ANNI''




Coperti dalla vegetazione, nascosti nel sottosuolo di campi coltivati, i rifiuti tossici sversati dalla camorra per conto delle aziende del Nord fanno da concime velenoso nella "Terra dei Fuochi" campana. Una terra avvelenata quella che va da Lago Patria a Mondragone, dal litorale domizio a Pozzuoli. Questi, secondo la confessione dell'ex boss dei casalesi Carmine Schiavone, dal 1993 collaboratore di giustizia, sono i luoghi dove la camorra ha riversato rifiuti tossici ormai più di vent'anni fa. Secondo Schiavone, il danno ambientale nella zona è "irreversibile" sia per la varietà dei rifiuti sversati sia per la difficoltà prima e il ritardo poi nell'individuare i siti di sversaggio.

“Io mi sono pentito - ha dichiarato il boss - perché mi sono reso conto che in quelle terre moriranno tutti di tumore”. Una sintesi perfetta e raccapricciante.

TERREMOTO DI MAGNITUDO 3.6 NEL TIRRENO, AL LARGO DELLA CALABRIA



 Un terremoto di magnitudo 3.6 è stato registrato al largo delle coste calabresi occidentali, a metà strada circa tra Eolie e il comune di Vibo Valentia. La scossa, alle 0.01, davanti la provincia di Vibo Valentia, ha avuto ipocentro a 213,2 km di profondita' ed epicentro oltre 20 km dalla terraferma ed è stata lievemente avvertita sia sulla terraferma che sulle principali isole eoliane, tra cui Stromboli e Lipari. Non vengono segnalati danni a persone e cose.

viernes, 6 de septiembre de 2013

La formación de vida en la Tierra

Rayos solares

Dos tercios de la superficie de la Tierra están cubiertos de agua y, en este medio, lo mismo que en los continentes y en una pequeña parte de la atmósfera que los cubre, hay muchas formas de vida. El origen de la vida sobre la Tierra, que depende de manera determinante del agua en estado líquido, es un tema muy debatido al que todavía no se ha encontrado una explicación definitiva.
Muchos científicos están de acuerdo en suponer que las condiciones ambientales terrestres primitivas produjeron violentas tormentas eléctricas que desencadenaron reacciones químicas entre los gases presentes en la atmósfera. Los productos resultantes de estas reacciones, entre los que había sencillas moléculas orgánicas, como los aminoácidos, punto de partida de las formas de vida primitivas, se depositaron en los océanos, donde posteriormente se produjeron otras reacciones químicas. Al final de esta fase, de más de mil millones de años de duración, empezaron a desarrollarse las células primitivas.Las células vegetales primitivas utilizaban dióxido de carbono para sintetizar las moléculas orgánicas de las que se nutrían, como lo hacen hoy las plantas. Este proceso, conocido como fotosíntesis, tuvo una importancia fundamental, porque empezó a producirse oxígeno como subproducto. En el transcurso de miles de millones de años, este oxígeno se ha ido acumulando cada vez más en la atmósfera hasta cambiar su composición. Esto permitió la evolución de formas de vida animal que necesitan oxígeno para respirar.
A continuación, en el transcurso de los millones de años sucesivos, la evolución ha conducido a la gran variedad de seres vivientes que hay actualmente en la Tierra.
La Tierra es el único planeta conocido que alberga vida, pero es muy probable que exista vida en otros planetas que orbitan alrededor de otras estrellas pertenecientes a nuestra galaxia, de los que ya se ha descubierto una gran cantidad de ellos.

SOLE IRREQUIETO, TEMPESTE MAGNETICHE IN ARRIVO. GUAI PER I SATELLITI



 Nelle prossime settimane sono attese molte tempeste magnetiche. Colpa del sole e della sua irrequitezza che potrebbe creare seri problemi ai satelliti in orbita sulla terra Dopo le eruzioni avvenute nei giorni scorsi sulla superficie solare, si attende un crescendo, fino al picco di attività atteso entro la fine di maggio. «Oggi la tecnologia ci fornisce l’opportunità di comprendere meglio il comportamento della nostra stella e quindi di prendere quelle precauzioni che ci possono evitare alcuni guai», osserva Mauro Messerotti, dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), dalla International Space Conference in corso a Roma. 

SCIAMI DI PARTICELLE VERSO LA TERRA Gli sciami di particelle scagliati dal Sole verso la Terra possono provocare infatti tempeste magnetiche. "L'attività solare - spiega Messerotti - può, ad esempio, far cambiare rotta agli aerei di linea, che anziché passare sui Poli sono costretti a lunghi tragitti per evitare di far assorbire radiazioni all’equipaggio che fa quella rotta in maniera frequente e per tutelare i passeggeri". "Essere investiti da queste radiazioni - prosegue - è come sottoporsi ad una dose equivalente a quella che si potrebbe assorbire facendo fra 10 e 50 schermografie con le apparecchiature disponibili negli anni '60". 

PROBLEMI AI SATELLITI GPS Le tempeste magnetiche sono un problema molto serio anche per i satelliti in orbita, che subiscono una sorta di corto circuito. A volte si tratta di un guasto transitorio ma spesso il brillamento solare può metterli definitivamente fuori uso. Se pensiamo che potrebbero essere colpiti i satelliti per le telecomunicazioni e quelli Gps per il posizionamento, è facile immaginare le conseguenze sulla Terra. Ad esempio, i satelliti Gps colpiti dalle radiazioni possono inviare dati distorti e diventare così inutili. 

SORVEGLIATO SPECIALE Il Sole è quindi un 'sorvegliato specialè, e non solo in questo periodo. Per Messerotti è fondamentale ricostruirne ka storia. Finora, ha detto, sono state raccolte informazioni su circa 40 cicli, ognuno dei quali ha la durata di 11 anni. Tuttavia, ha aggiunto, consideriamo che la nostra stella ha circa quattro miliardi di anni ed ha avuto intorno ai 400 milioni di cicli. "Dobbiamo - conclude Messerotti - ancora capire molte cose e la tecnologia spaziale ci sta dando una mano". Accanto agli satelliti per l'osservazione del Sole già attivi, nel 2017 l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) prevede di lanciare il Solar Orbiter, che fornirà ulteriori dati.

VESUVIO, IL VULCANOLOGO LANCIA L'ALLARME: ''L'ERUZIONE È CERTA, PERICOLO PER LA GENTE''



Il vulcanologo giapponese Nakada Setsuya, fra i massimi esperti del mondo anche di terremoti, ha dichiarato durante i lavori della XII conferenza mondiale dei geoparchi ospitata ad Ascea, nel Parco nazionale del Cilento, che «il Vesuvio erutterà, è sicuro perchè è un vulcano attivo, anche se non si può prevedere quando», ma visto che ci sono abitazioni nell'area sino ai piedi del vulcano «gli italiani devono discuterne e preparare un piano per gestire la situazione».

Lo rende noto il responsabile regionale dei Verdi Ecologisti Francesco Emilio Borrelli già assessore alla provincia della Protezione civile. Il piano predisposto dalla Protezione civile che interessa i 18 Comuni abitati potrebbe non essere sufficiente secondo il noto vulcanologo. Ancora più preoccupante la situazione del vulcano dei Campi Flegrei dove c'è ancora meno consapevolezza del pericolo tra la popolazione.

«Tutto il mondo - dichiara Borrelli già assessore alla provincia della Protezione civile - è preoccupato e lancia allarmi per i vulcani del napoletano. Solo la Protezione Civile nazionale continua a dormire sogni beati rinviando di anno in anno il piano dei Campi Flegrei e non aggiornando quello del Vesuvio. I vertici della Protezione Civile puntano tutto sulla fortuna augurandosi che durante il loro mandato non avvenga nulla per scaricare ai successori eventuali disastri e gestioni delle emergenze. Una condotta a nostro avviso scellerata che pagheranno sicuramente le popolazioni del vesuviano e dei Campi Flegrei. Semplicemente non sappiamo a quale generazione toccherà il conto per l' inadeguatezza dello Stato centrale, il disinteressamento di gran parte delle amministrazioni locali e la follia dell' edificazione selvaggia e abusivismo edilizio su un territorio tanto pericoloso. È utile segnalare che la Protezione Civile nazionale ha annunciato 4 volte di aver terminato i lavori per il piano di evacuazione dei Campi Flegrei che però non è stato mai reso noto. Sull' aggiornamento del piano del Vesuvio invece tutto tace».

IL MISTERO DEI BUCHI NERI: ''SPINGONO LA MATERIA FUORI DALLA GALASSIA''



Nuove informazioni vengono fuori sui misteriosi buchi neri.Ciuffi di gas di idrogeno grandi fino a 140.000 volte la massa del Sole vengono sparati fuori dalla galassia ad una velocità quasi pari a quella della luce. Una volta fuori, poi, creano nuovi ammassi stellari. Queste scene apocalittiche, generate da un buco nero, sono state osservate da alcuni astronomi guidati dalla ricercatrice italiana Raffaella Morganti che, utilizzando una rete mondiale di radiotelescopi, hanno scoperto come nel cuore della Via Lattea esistano simili scenari.

A darne notizia è un articolo apparso sul numero di settembre della rivista Science e scritto da un gruppo di ricercatori internazionali tra i quali figura anche un'altra italiana Monica Orienti del dipartimento di radioastronomia presso l'Istituto Nazionale di Astrofisica. Il buco nero è una grande concentrazione di massa molto densa al punto che neanche la luce riesce ad uscirne fuori. Normalmente inghiotte materia ma per far questo genera dei vortici lungo il suo perimetro che, sfruttando la tremenda energia gravitazionale, spingono, dai suoi poli, il materiale fuori dalla galassia ad una velocità di quasi mille chilometri al secondo. Per gli astronomi questo processo sta limitando il nutrimento di materia del buco nero impedendone così la crescita. Nel contempo però aumenta la materia espulsa, fornendo così le basi per nuove formazioni stellari. I ricercatori per studiare una galassia il cui buco nero avesse queste caratteristiche, ne hanno scelta una chiamata 4C12.50, che è distante quasi 1,5 miliardi di anni luce dalla Terra.
«Con le immagini finemente dettagliate fornite da una combinazione intercontinentale di radiotelescopi, siamo stati in grado di vedere enormi ciuffi di gas freddo venire spinto lontano dal centro della galassia dai getti generati dal buco nero» ha detto Raffaella Morganti, dell'istituto di radioastronomia dell'università di Groningen in Olanda. Una delle nubi è di circa 16.000 volte la massa del Sole, mentre l'altra raggiunge 140.000 volte la grandezza della nostra stella. I ricercatori poi hanno misurato la nube più grande che è, in termini di dimensione, 160 per 190 anni luce.

TERREMOTO A PORDENONE, SCOSSA DI 3.5: AVVERTITA IN TUTTA LA PROVINCIA





La terra continua a tremare.
Una forte scossa di terremoto, infatti, è stata avvertita alle 16.00 in provincia di Pordenone.

La scossa, secondo quanto riferito dalla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, ha avuto una magnitudo di 3,5 gradi Richter con epicentro a 4 chilometri a Nord di Barcis (Pordenone) ed è stata registrata alle 15.59. È stata avvertita distintamente in tutta la provincia e i sindaci della Valcellina hanno disposto l'uscita delle squadre di volontari ma - al momento - non si registrano danni a persone o cose.

GENTE IN STRADA «Non abbiamo registrato danni, ma la paura è stata tanta». Lo ha detto il sindaco di Claut (Pordenone), Gionata Sturam, che al momento del sisma si trovava fuori paese e che è stato tuttavia raggiunto da decine di telefonate di concittadini. «I miei collaboratori - ha riferito - mi hanno raccontato che la gente è scesa in strada e che la scossa è stata preceduta da un piccolo boato. Fortunatamente - ha concluso il primo cittadino del comune a ridosso dell'epicentro - non si registrano problemi: il sopralluogo delle nostre squadre di volontari e dei vigili del fuoco ha dato esito negativo». «Tutto è sotto controllo - ha indicato il sindaco di Barcis, Tommaso Olivieri -: appena dopo il terremoto, le persone sono tornate in casa e dalle prime perlustrazioni non sembra ci siano problemi nemmeno per gli immobili, compresi i fabbricati molto vecchi». Il sisma è stato avvertito distintamente anche a Pordenone e in gran parte della provincia, ma anche nel Bellunese e in provincia di Udine. I centralini del 115 hanno ricevuto numerose telefonate di persone che volevano essere rassicurate sull'entità della scossa tellurica e sull'assenza di problemi per le persone.

DUE TERREMOTI IN SICILIA, PAURA A MESSINA E ALLE EOIE. ''UN RICERCATORE LI AVEVA REVISTI''



Due forti scosse subito dopo l'una di notte sono state chiaramente avvertite dalla popolazione nella Sicilia nord-orientale. La terra ha tremato all'1.04 (magnitudo 4.1) e due minuti dopo (4.2).
Secondo i rilevamenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), i terremoti hanno avuto ipocentro entrambi a 10,4 km di profondita' ed epicentro in prossimita' dei comuni di Brolo, Ficarra, Gioiosa Marea, Librizzi, Montagnareale, Patti, Piraino, Raccuja, Sant'Angelo di Brolo e Sinagra. Gli eventi sismici sono stati chiaramente avvertiti a Messina e anche sulle isole Eolie, dove popolazione e turisti sono usciti da case e alloggi spaventati dalle scosse. I palazzi hanno tremato anche a Reggio Calabria. Al momento non si hanno segnalazioni di danni a persone o cose.

MOLTE REPLICHE. Repliche di minore intensità vengono registrate nelle zona in rapida sequenza. La scossa più forte all'1.10 di magnitudo 2.6.

PREVISIONE CHOC. Un ricercatore inglese, Luke Thomas, aveva previsto una forte scossa tra Catania e Messina proprio dopo ferragosto. Tutti i media siciliani tre giorni fa avevano riportato la notizia dandole scarsissimo credito.