domingo, 26 de enero de 2014

TERREMOTI IN SERIE A CEFALONIA. ''SCOSSA DI 5.5 ALLE 19.45''



Una fortissima scossa di magnitudo 6.0 è stata registrata alle 14.55 sulla costa orientale greca, nel mar Ionio. Il terremoto è stato registrata dall'Istituto geologico americano Usgs a Lixourion, nell'isola di Cefalonia, nord-ovest della Grecia, nel mar Ionio. L'isola è stata sconvolta da forti scosse per tutta la giornata. Alle 19.45 nuovo forte movimento tellurico di 5.5. 
Entrambi i terremoti sono stati chiaramente avvertiti in Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia. Gli epicentri nel Mar Jonio, al largo delle coste greche. Per ora non si hanno notizie di danni a persone o cose. PAURA IN PUGLIA. La scossa del pomeriggio è stata avvertita chiaramente a Taranto e nel Salento dove i piani alti delle case hanno tremato. Numerosissime telefonate sono pervenute dalle 15 in poi al centralino dei vigili del fuoco di Brindisi da gente allarmata. Chiamate al centralino dei pompieri sono pervenute non solo da tutta la provincia di Brindisi, ma anche dal sud Barese per avere informazioni e per il timore che si registrassero altre scosse. Il sisma, secondo quanto si evince dai social network sui quali è iniziata presto la condivisione di notizie, è stato avvertito anche nel resto del Salento e in provincia di Taranto. TUTTO IL SUD COINVOLTO. L'onda sismica registrata nell'isola di Cefalonia (Grecia) alle 14.55 ha raggiunto anche buona parte del Sud Italia dove la scossa è stata percepita in maniera lieve: segnalazioni sono giunte all'Osservatorio Vesuviano da Matera, dal Casertano e dal Napoletano. Il sisma è stato avvertito in maniera sensibile anche nella Calabria jonica, in alcune zone della Puglia e in tutta l'area Med. Diverse le segnalazioni anche a Napoli città, soprattutto da parte di chi abita in collina e ai piani alti. Allo stato non si hanno notizie di danni. NOTA ZONA SISMICA È una zona nota per la sua sismicità, quella colpita oggi dal terremoto di magnitudo 6,3. L'epicentro è stato localizzato nell'isola di Cefalonia, in una zona molto particolare. «È una zona molto vicina alla placca dell'Egeo, che è una microplacca che si insinua fra la placca Africana e quella Eurasiatica», spiega il direttore del Centro Nazionale Terremoti dell'Ingv, Alberto Michelini. La microplacca Egea si trova nel punto in cui le due grandi placche continentali si muovono orizzontalmente l'una rispetto all'altra. Questo stesso tipo di movimento, rileva Michelini, caratterizza la faglia all'origine del terremoto di oggi. DANNI A CEFALONIA Non ci sarebbero vittime a seguito del forte terremoto che questo pomeriggio ha colpito l'isola greca di Cefalonia, nel mare Ionio, ma la scossa iniziale e la scia sismica che si è succeduta hanno provocato gravi danni alle rete stradale e agli edifici più vecchi. Lo riferiscono media locali. Il movimento tellurico ha causato numerose frane di rocce e pietrisco che hanno bloccato il transito su diverse strade e in molti punti il manto stradale è aperto da profonde fessure. Una lunga spaccatura nel terreno si è aperta sulla superficie del locale campo di calcio. Anche la fornitura di energia elettrica a diverse località si è interrotta. I maggiori danni si sono registrati nel villaggio di Pallikis dove vecchie abitazioni, tra cui anche un pensionato per anziani, hanno dovuto essere evacuate. Sul posto è arrivato in elicottero il ministro degli Interni Yiannis Michelakis per rendersi conto di persona dell'impatto del sisma. Il terremoto, oltre che sulle coste nord-occidentali della Grecia, è stato avvertito anche a Patrasso ed Atene. DUE LE SCOSSE A CEFALONIA IN GRECIA L'Usgs, l'Istituto geologico americano Usgs a Lixourion, nell'isola di Cefalonia ha precisato che sono state due le scosse che hanno colpito oggi la cittadina di Lixourion a Cefalonia in Grecia. La prima di magnitudo 6.0 è stata registrata ad una profondità di 18,8 km alle ore 14:55 (le 13:55 in Italia), mentre la seconda alle ore 15:08 locali aveva una magnitudo di 5.0 ed si è verificata ad una profondità di 12,8 km.

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