miércoles, 12 de febrero de 2014

LA STELLA PIÙ ANTICA MAI SCOPERTA: ''HA 13,6 MILIARDI DI ANNI''



È la stella più antica dell'universo mai scoperta. È nata13,6 miliardi di anni fa, quando l'universo era ancora giovanissimo e conserva ancora le 'impronte digitali' delle primissime stelle nate dopo il Big Bang. La scoperta, dell'Università Nazionale Australiana, è anticipata sul sito ArXive ed è in via di pubblicazione sulla rivistaNature. La ricerca, che per la prima volta permette di studiare la composizione chimica delle stelle più antiche, è del gruppo coordinato da da Stefan Keller e del quale fa parte il fisico Brian Schmidt, premio Nobel 2011 per la scoperta riguardante l'accelerazione dell'universo. La stella scoperta dagli astrofisici australiani è nata 100 milioni di anni dopo il Big Bang ed è distante dalla Terra 6.000 anni luce. LA SCOPERTA È stata individuata con il telescopio ottico Sky Mapper a Siding Spring presso Coonabarabran, nell'entroterra di Sydney. «È molto difficile scoprire stelle così antiche», osserva Raffaelle Schneider, dell'Osservatorio di Roma dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), coordinatrice del progetto europeo First, il cui obiettivo è studiare stelle e galassie primitive. «È unastella poverissima di ferro», ha osservato, come le altre quattro stelle più antiche finora note. Il ferro che contiene è 30 volte inferiore alla milionesima parte di quello contenuto nel Sole. Il carbonio è invece molto più abbondante. «Questa composizione - spiega la ricercatrice - fornisce un'indicazione importante sulle stelle della generazione precedente», la prima comparsa dopo il Big Bang. «Le prime stelle erano molto massicce, centinaia di volte più grandi del Sole, e vivevano pochi milioni di anni: nascevano e morivano come un fuochi artificiali», prosegue Schneider. Morivano esplodendo come supernovae, rilasciando nello spazio i loro elementi. Parte di questa materia veniva risucchiata nei buchi neri che si formavano in seguito all'esplosione, e parte sopravviveva nelle stelle delle nuove generazioni, come quella appena osservata dai ricercatori australiani. All'inizio sembrava una stellaordinaria, ma l'analisi della sua luce ne ha rivelato l'eccezionale composizione chimica. Con sorpresa dei ricercatori, la stella non aveva livelli rilevabili di ferro, e questo ne ha rivelato l'età. La scoperta è stata poi confermata usando il telescopio Magellano in Cile, le cui osservazioni indicano che la stella è composta solo di idrogeno, elio, carbonio, magnesio e calcio. Questo indicherebbe che la stella si è formata dai detriti di una singola supernova e che ne conserva anche le «impronte digitali».
 

ECCO LA STELLA PIÙ VECCHIA DELL'UNIVERSO: SI È FORMATA 13,6 MILIARDI DI ANNI FA



Scoperta incredibile da parte di un'equipe di ricercatori guidata da astronomi australiani: è stata individuata la più vecchia stella conosciuta nell'universo, formatasi 13,6 miliardi di anni fa. Una scoperta che ha permesso per la prima volta agli scienziati di studiare la composizione chimica delle primissime stelle, e che induce a ripensamenti sull'evoluzione dell'universo. L'equipe di studiosi, diretta da Stefan Keller dell'Università Nazionale Australiana e comprendente il fisico Brian Schmidt, premio Nobel 2011 per la scoperta riguardante l'accelerazione dell'universo, ha usato il telescopio ottico Sky Mapper a Siding Spring presso Coonabarabran, nell'entroterra di Sydney, per individuare la stella a 6000 anni luce di distanza. Il lavoro, pubblicato sulla rivista Nature, offre conoscenze sulla formazione degli elementi pesanti la cui concrezione ha poi formato i pianeti rocciosi, almeno uno dei quali, il nostro, ha dato origine alla vita. L'ORIGINE La stella fa parte della seconda generazione formatasi 100 milioni di anni dopo il Big Bang, che segnò la nascita del cosmo 13,7 miliardi di anni fa. In termini astronomici è vicina alla nostra galassia, la Via Lattea, ed è una fra i 60 milioni di stelle fotografate dall'enorme fotocamera digitale dello Sky Mapper. Sembrava una stella ordinaria, ma l'analisi della sua luce ne ha rivelato l'eccezionale composizione chimica. Con sorpresa degli scienziati, non aveva livelli percepibili di ferro, e questo ne ha rivelato l'età, scrive Keller. «I livelli di ferro nell'universo continuano a salire. Se troviamo una stella che ha una quantità minima di ferro, vuol dire che è molto vecchia». La scoperta è stata poi confermata usando il telescopio Magellano in Cile, le cui osservazioni indicano che la stella è composta solo di idrogeno, elio, carbonio, magnesio e calcio, mentre la maggior parte delle stelle contiene anche tutti gli altri elementi. Questo indicherebbe che si è formata dai detriti di una singola supernova, in cui la stella di prima generazione era esplosa. Il corpo celeste appena scoperto offre agli scienziati la prima 'impronta digitalè di una stella di prima generazione, dichiara Keller. Le primissime stelle si formarono infatti dalla condensazione di idrogeno, elio e litio, i soli elementi presenti subito dopo il Big Bang.