CITTA' DEL VATICANO - Prima intervista di Papa Benedetto XVI dopo l'annuncio del suo ritiro dal soglio pontificio. L'edizione tedesca della rivista Focus
pubblica infatti ora il contenuto di un colloquio avuto circa dieci
settimane fa da Joseph Ratzinger con il suo biografo Peter Seewald.
Anche se precedente alle dimissioni, la conversazione verte comunque su
alcuni temi indicati come centrali nella scelta del Pontefice di farsi
da parte.
"Non potrei dire, che io sia caduto in qualche sorta
di disperazione o dolore universale. Mi è semplicemente incomprensibile.
Anche se vedo la persona, non posso capire che cosa ci si possa
aspettare. Non riesco a penetrare in questa psicologia", spiega
Benedetto XVI parlando del suo ex maggiordomo Paolo Gabriele, condannato
al termine del processo per il cosiddetto Vatileaks. Fonti vicine al
Vaticano hanno detto che "dopo la concessione della grazia, Benedetto
XVI ha continuato ad avere contatti e rapporti con Gabriele, dimostrando
a lui e alla sua famiglia interessamento e grande affetto paterno". A
giorni l'ex maggiordomo firmerà alcune carte messe a punto dall'ufficio
legale del Vaticano attraverso cui si impegna a mantenere il silenzio su
quanto a lui noto sul suo passato servizio presso l'Appartamento
papale.
Nel corso dello scandalo, sottolinea ancora il Papa, era
importate che venisse "garantita la indipendenza della giustizia, che un
monarca non dicesse, adesso prendo io le cose in mano". Il Pontefice si
definisce quindi "né spaesato né stanco, dopo Vatilikeas". Alla
domanda su cosa ci fosse da aspettarsi dal suo pontificato, il Papa
diede infine una risposto premonitrice: "Da me? Non molto. Io sono un
uomo anziano le mie forze diminuiscono. Credo che possa anche bastare
quel che ho fatto".
Intanto resta ancora incerta la data di
convocazione del Conclave che dovrà scegliere il successore di Benedetto
XVI. E' possibile che inizi prima della metà di marzo, secondo fatto
capire dal portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, spiegando che,
sebbene la costituzione apostolica sulla sede vacante preveda, nel caso
classico del decesso di un pontefice, l'attesa di 15-20 giorni
dall'avvio della sede vacante (che inizierà il primo marzo), nel caso
straordinario rappresentato dalla rinuncia di Ratzinger la questione di
anticipare di qualche giorno l'avvio del conclave "è stata posta anche
da diversi cardinali e attendiamo risposta autorevole appena questa sia
disponibile".
Nel frattempo il Papa, dopo il suo trasferimento a
Castel Gandolfo nel pomeriggio del 28 febbraio, resterà nella residenza
sui Colli Albani per circa due mesi. "Dovrebbe rimanere fino alla fine
di aprile", ha spiegato Lombardi. Dopo di che il Papa si trasferirà
nuovamente in Vaticano, nell'ex monastero di clausura nei Giardini dove
sono in corso attualmente lavori di ristrutturazione.
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